
Cabras, pesca, tradizione, natura e i Giganti di Monte Prama
La piccola città di Cabras, con circa 9.000 abitanti, si trova sulla costa occidentale della Sardegna e fa parte della provincia di Oristano. Cabras dista 8 km da Oristano e 102 Km dall’aeroporto di Cagliari – Elmas.
Adagiata su una fertile piana sulla riva sinistra dello Stagno di Cabras (o Mari Pontis – uno degli stagni più grandi d’Europa) Cabras è una caratteristica cittadina tradizionalmente dedita alla pesca e alla lavorazione dei prodotti ittici (“bottarga” di muggine, ad es.).
Il comune ha un territorio molto esteso di terre coltivabili, spiagge quarzose uniche, lagune da sempre pescosissime, e paludi affollate da uccelli stanziali e migratori.
le coste
A ovest il territorio si affaccia sul mare, con un’articolazione costiera di circa 30 km che comprende la penisola del Sinis e i due isolotti disabitati di Mal di Ventre e del Catalano.
Di grande interesse ambientale sono le spiagge della penisola del Sinis, un litorale ancora per larghi tratti non costruito nel quale spiccano per bellezza le bianche distese di sabbia di Is Arutas, Maimoni e Mari Ermi.
l’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola Mal di Ventre”
Il Comune di Cabras è l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre“, istituita dal Ministero dell’Ambiente nel 1997.
una città antica
Il territorio di Cabras è abitato fin dal neolitico, come dimostra l’importante villaggio di Cuccuru is Arrius. In epoca nuragica, durante l’età del bronzo, il territorio di Cabras appare intensamente popolato, si contano infatti all’incirca 75 nuraghi.
Tharros
Intorno all’VIII secolo a.C., in un sito già frequentato dalle popolazioni nuragiche, i fenici fondarono la città di Tharros, abitata ininterrottamente per tutto il periodo cartaginese e poi romano.
il paese
I primi insediamenti documentati nell’attuale centro di Cabras risalgono all’XI secolo, quando la città di Tharros si spopolò definitivamente anche a causa delle incursioni dei pirati nordafricani. I primi abitanti si stabilirono intorno al castello di cui oggi rimangono solo alcuni resti vicino alla chiesa parrocchiale.
I giganti di Monte Prama
I Giganti di Mont’e Prama sono antiche sculture risalenti alla Civiltà nuragica ritrovate casualmente nel 1974 in località Mont’e Prama nel Sinis di Cabras. Le statue sono state ritrovate spezzate in numerosi frammenti in connessione a una vasta necropoli costituita attualmente (2021) da circa 150 sepolture.
un complesso di trentotto sculture
Le statue sono state scolpite a tutto tondo ognuna a partire da un unico blocco di calcarenite proveniente da cave distanti sedici chilometri in linea d’aria. La loro altezza varia tra i due e i due metri e mezzo e, come nelle raffigurazioni dei bronzetti nuragici, rappresentano arcieri, guerrieri e pugilatori. Insieme alle statue furono rinvenute sculture raffiguranti nuraghi, oltre a numerosi betili del tipo “Oragiana”, tipico manufatto artistico presente nell’esedra delle tombe dei giganti. Il complesso scultoreo ricomposto in seguito al restauro è costituito da trentotto sculture di cui cinque arcieri, quattro guerrieri, sedici pugilatori, e tredici modelli di nuraghe.
le ipotesi di datazione
A seconda delle ipotesi, i “Kolóssoi” risalgono al IX secolo a.C. o, addirittura, al XIII secolo a.C., ipotesi che in ogni caso fa di Mont’e Prama il complesso di statue a tutto tondo più antico e numeroso d’Europa e del Mar Mediterraneo occidentale, in quanto antecedente ai “kouroi” della Grecia antica e secondo soltanto alle sculture egizie.

Clicca per Accedere

Clicca per Accedere