Costruire un biolaghetto fai da te: acque balneabili rispettando la natura
Ti piacerebbe avere una vera oasi in perfetta armonia con il paesaggio?
L’idea nasce nel Nord Europa a partire dagli anni Ottanta dove alcuni appassionati decisero di creare nel proprio giardino un vero e proprio lago di acqua naturale balneabile depurato dalle piante, una vera e propria alternativa alla classica piscina.
Attualmente vengono realizzati biolaghi detti a “depurazione separata” composti quindi da due parti: l’area nuoto e quella di rigenerazione che comprende la vegetazione acquatica, composta da macrofite, utili per il filtraggio biologico dell’acqua.
Per costruire un biolaghetto è necessario valutare alcuni fattori fondamentali affinché il tutto si sposi perfettamente con il paesaggio.
Lo spazio in cui andremo a realizzare la nostra piscina naturale è molto importante, cosi come i fattori climatici.
È essenziale, ad esempio, trovare un luogo non troppo basso affinché non ci sia eccessivamente freddo, dove non vi siano alberi che possano danneggiare la vasca con le loro radici e che creino punti troppo ombrosi, che sia riparato dal vento per non danneggiare la vegetazione.
Realizazione del biolago
La parte dedicata alle piante fitodepuranti è costituita da un fondale di ghiaia mentre la zona balneabile da un telo impermeabile.
Le due vasche possono trovarsi o su livelli differenti, in modo che l’acqua possa passare da una all’altra grazie ad una piccola “cascata”per poi ritornare indietro grazie ad una pompa, oppure sullo stesso piano con il normale ricircolo dell’acqua, dove nella zona dedicata alla depurazione verrà inserita una pompa che invierà l’acqua pulita verso la zona balneabile.
Tutto questo grazie alle tecniche di ingegneria biocompatibile evitando opere di cementificazione e mantenendosi in armonia con l’ambiente circostante.
Alcuni suggerimenti di Agriverde esperti nel settore
Oltre alle piante necessarie alla filtrazione, si possono inserire piante ornamentali, dalle fioriture particolarmente vivaci, (ibiscus, ninfee, fior di loto, ecc.)
Oltre alle piante necessarie alla filtrazione, si possono inserire piante ornamentali, dalle fioriture particolarmente vivaci, (ibiscus, ninfee, fior di loto, ecc.)
La migliore acqua disponibile in loco, che può venire da pozzo, acquedotto o altra sorgente
Sono necessarie, anche per valutare il dimensionamento della parte filtrante
Il biolaghetto NON rappresenta un problema con le zanzare che prolifera in acque ferme e stagnanti; infatti il biolago non è un luogo ottimale per la proliferazione degli insetti anzi, aumentando la biodiversità, il biolago limita la proliferazione delle zanzare.
Foto copertina di biolaghiegiardini, le altre foto sono di lucianibiolaghi, biolaghiegiardini e di biolaghetto.it
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